La mostra ospitata presso il Salone degli Incanti di Trieste é dedicata al genio olandese Maurits Cornelius Escher: un artista riservato, inquieto e indubbiamente geniale che ha creato nelle sue celebri incisioni e litografie un mondo unico, immaginifico, impossível, pomba confluíscono scienza, fisica e design.
L'esposizione - divisa in 8 sezioni - racconta il genio olandese attraverso por volta de 200 opere tra cui troviamo le più iconiche della sua produzione come: Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d'unione (1956), Metamorfosi II (1939) e la serie degli Emblemata.
Questa App - come il percorso di mostra - parte dalle opere di impronta art-nouveau risalenti al periodo della formazione presso la scuola di Jessurun de Mesquita, chegando a porre l'accento sul periodo del viaggio na Italia, paese in cui Escher visse con la sua famiglia per molti anni e che visitò da nord a sud rappresentandolo in molte delle sue opere.
Particularità della mostra triestina é a sezione con la serie I giorni della Creazione esposta per la prima volta al mondo: si tratta di un nucleo di sei xilografie realizado tr dicembre del 1925 e marzo del 1926 e che racconta i primi sei giorni della Creazione del Mondo .
Questa App - che si compone di un percorso standard costituito de 23 pontos de interesse e di un percorso interamente dedicado ai bambini - racconta e analizza quindi i principais elementos della producione di Escher - artista poliedrico e contemporaneo del suo tempo - che fu però capace di antecipar intere correnti artistiche come delle del Surrealismo e della Optical Art. Egli infatti non trovò solo nel mondo dei numeri, della geometria e della matematica l'unica chiave por dar forma al suo universo creativo ma attinse a piene mani ai vari linguaggi fondendoli in unovo intrigante percorso.
Escher, in questo sensu, può quindi considerarsi un unicum nel panorama della storia dell'arte di tutti i tempi che emoziona sempre il grande pubblico.